Antica storia buddhista – I tre fratelli e la tigre

Antica storia buddhista - I tre fratelli e la tigre 1

Antica storia buddhista

Antica storia buddhista - I tre fratelli e la tigre 2Sto leggendo il libro Viaggio Sacro di Swamini Krishnamrita Prana, un libro che racconta l’esperienza di vita dell’autrice al fianco di Amma. Un libro che se hai interessi spirituali vale assolutamente la pena leggere! Così come vale la pena partecipare agli eventi dove Amma dona la sua presenza a migliaia di persone. Non so dirvi se il libro è reperibile online, io l’ho comprato all’evento di Milano.

Questa mattina al capitolo 11 l’autrice racconta una storia della tradizione buddhista.

Questo racconto è particolare, c’è stato un momento in cui mi ha lasciato veramente spiazzato perché non lo comprendevo a fondo, poi, nell’epilogo tutto diventa più chiaro.

Ti lascio al racconto e se mi segui sui canali social sono curioso di sapere la tua opinione! Se ancora non lo fai questa è la mia pagina facebook.

I tre fratelli e la tigre

Antica storia buddhista - I tre fratelli e la tigre 3C’era una volta un re che aveva tre figli, il minore dei quali era un ragazzino pieno d’amore e compassione. Un giorno il re e la sua famiglia andarono a fare un picnic e, appena arrivati sul posto, i principini corsero a giocare nel bosco. Dopo essersi avventurati nella foresta, con un fremito videro una tigre che aveva appena dato alla luce dei tigrotti.

Estremamente provata dalla fame, sembrava che la tigre fosse sul punto di mangiare i cuccioli.

Il principe più giovane chiese ai fratelli:”Che cosa avrebbe bisogno di mangiare la tigre per riprendersi?”

“Carne fresca o sangue”, risposero loro. “Ma dove si possono trovare?”, chiese. “Esiste qualcuno disposto a dare la propria carne e il proprio sangue per sfamarla e salvare la sua vita e quella dei tigrotti?” I fratelli strinsero le spalle e rimasero in silenzio.

Profondamente commosso dalla sofferenza della tigre e dei cuccioli, il ragazzino incominciò a pensare: “E’ da tanto tempo che vago senza una meta in questo ciclo di nascita e morte, vita dopo vita. E a causa dei miei desideri, della collera e dell’ignoranza, ho fatto ben poco per aiutare gli altri. Ecco finalmente una grande opportunità”.

Disse ai fratelli di andare avanti e che li avrebbe raggiunti dopo un po’. Silenziosamente ritornò strisciando verso la tigre e si sdraiò a terra accanto a lei, offrendosi come cibo. La tigre era così debole che non riusciva nemmeno ad aprire la bocca, così il ragazzino trovò un bastone appuntito e si fece un grosso taglio. Il sangue incominciò a sgorgare e la tigre lo leccò, in questo modo guadagnò forza sufficiente per aprire le mascelle e mangiarsi il principe. Attraverso questo straordinario atto di sacrificio di sé, il ragazzo riuscì a salvare la vita della tigre e dei suoi cuccioli.

Il ragazzo rinacque e, grazie ai meriti della sua azione compassionevole, progredì rapidamente verso l’illuminazione fino a rinascere come Buddha.

L’azione altruista del ragazzo non accelerò solo il suo progresso spirituale; purificò anche la tigre e i cuccioli del loro karma, rimuovendo anche qualsiasi debito avessero contratto con lui per essere stati salvati dal suo sacrificio.

Il suo sacrificio fu talmente compassionale che creò un legame karmico positivo tra loro, che si protrasse a lungo nel futuro.

La tigre e i suoi quattro cuccioli rinacquero infine come i primi cinque discepoli del Buddha, le primissime anime a ricevere i suoi insegnamenti dopo la sua illuminazione.